Arte e tecnica orafa

Arte e tecnica orafa: un mestiere antichissimo

Arte e tecnica orafa: un mestiere antichissimo

È risaputo che un gioiello creato con arte e tecnica orafa è sempre il risultato di una mente eccellente, di un visionario, ancor di più prezioso se è realizzato interamente a mano, senza l’aiuto di qualsivoglia macchina o supporto automatico, ma soltanto con strumenti artigianali, esclusivamente e in maniera totalmente artigianale.

Ogni gioiello della tecnica orafa è unico

Il gioiello rappresenta altresì uno stile che ne connota la firma del suo creatore, pezzi fantastici frutto della sua personalità, impronta necessaria per realizzare esemplari unici e irripetibili.

Ogni orafo che è padrone delle tecniche le adopera per realizzare gli obiettivi che si pone, con passione sogna la modellazione di preziosi esclusivi; sogni che maturano nella mente, per molto tempo, prendono poi corpo in laboratorio per essere poi esposti nelle vetrine della propria bottega di gioielleria.

Tecniche di lavorazione in gioielleria

– Filigrana

Il vocabolo è di origine latina, “filum” o filo, unito alla parola “granum” cioè grano.

È una tecnica che di può a ragione definire artistica, consiste nell’intrecciare dei sottili fili d’oro oppure d’argento applicando uno sforzo di torsione tra i due estremi dei fili.

Per attuare il processo di ritorcitura, i fili vengono fissati su un supporto costituito da metallo prezioso così da creare una sorta di struttura traforata dall’effetto raffinato e aggraziato.

La filigrana è di diritto il simbolo della scuola di orafi di Sardegna, la filigrana è perciò rappresentativa della bellezza di un’isola meravigliosa come il gioiello che la illustra.

– Agèmina

Questa tecnica chiamata anche “damaschinatura”, consiste nel creare dei disegni scavando un oggetto metallico e asportando del materiale lasciando così dei vuoti altrimenti dette “sedi” ove saranno successivamente incastrate piccole parti di altri metalli di vario colore, solitamente oro su argento così da poter ammirare un gioiello policromo.

La tecnica è molto antica e risale ai tempi degli egizi.

– Incastonatura

L’incastonatura è quella tecnica molto conosciuta che si utilizza per fissare, o incastonare, pietre preziose nelle apposite sedi che prendono il nome di “castoni”.

L’incastonatura prevede che il supporto deve necessariamente avere la sede ove si appoggia la pietra a livello inferiore della cintura della pietra stessa di modo che il metallo dell’alloggiamento sia correttamente dimensionato per la sua trattenuta mediante delle punte chiamate “griffe” insieme a bordi di metallo chiamate “graffette” che vengono ritorte verso la pietra.

– Incisione

Questa tecnica orafa permette di creare opere davvero uniche, essendo una tecnica artistica è necessaria buona manualità e creatività, infatti sono pochi e rudimentali gli arnesi che si possono usare, come le ciappole, i bulini e pochi altri arnesi artigianali propri del mestiere che accordano al metallo di un’opera di oreficeria o gioielleria molteplici effetti che la rendono esclusiva.

– Laminatura

La tecnica consiste nel far diventare una lastra di metallo a spessori molto sottili per poter essere poi facilmente lavorata.

Una volta ottenuta la mina di spessore desiderato essa viene tagliata in forme geometriche quadre o tonde di varia misura e spessore.

La fase successiva chiamata “tornitura” lavora i semilavorati avendo fissato l’oggetto su un tornio girevole con velocità di 800 giri al minuto, applicando contemporaneamente la giusta pressione con appositi arnesi tali da conferire il modellamento del disco ricavandone la forma progettata.

– Sbalzo

Lo “sbalzo” è l’effetto che si ottiene con i colpi di mattarello sulla lastra di metallo prezioso.

È indicata quando si vuole creare una scultura su lastra di metallo e ottenere anche dei disegni ornamentali in rilievo.

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